Il calore esausto recuperato dai fumi di un impianto di termovalorizzazione dei rifiuti può essere considerato calore di scarto?


In generale, il recupero di calore dai fumi della combustione di una caldaia in un impianto per la sola produzione di calore o in un impianto termoelettrico, si ritiene configurarsi come un intervento di efficientamento energetico interno al processo di generazione termica. In tale ottica, rileva inoltre che:

laddove il calore esausto recuperato da tali fumi concorra alla produzione combinata di energia elettrica e termica, lo stesso può essere valorizzato come calore cogenerato;

in caso contrario, il calore esausto recuperato da tali fumi può essere classificato, per la percentuale coincide con la frazione rinnovabile presente nel rifiuto, come calore da fonti rinnovabili.

Pertanto, nelle more dell'emanazione di chiarimenti circa le modalità di attuazione operativa del quadro normativo/regolatorio di riferimento, il calore esausto recuperato dai fumi di un impianto di termovalorizzazione dei rifiuti non può essere, allo stato, considerato calore di scarto.

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DATA DI PUBBLICAZIONE: 2024-03-29
ULTIMO AGGIORNAMENTO: 2024-12-10 15:02:35
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