Sì, in caso di intervento di efficientamento effettuato su un impianto a biogas esistente e già incentivato, ai sensi di precedenti Decreti di incentivazione alla produzione di energia elettrica (IAFR, FER… di cui ai Decreti D.M. 18 dicembre 2008, D.M. 6 luglio 2012, D.M. 23 giugno 2016, L. 145/2018), è possibile percepire il contributo in conto capitale previsto dal DM Pratiche Ecologiche, senza incorrere nell'applicazione della decurtazione sulla tariffa incentivante.

Si rammenta che è necessario, in ogni caso, comunicare al GSE gli “Interventi significativi” realizzati su impianti con contratto di incentivazione attivo, presentando un'istanza di modifica a consuntivo ai sensi delle “Procedure per la Gestione esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con incentivi diversi dal Conto Energia”.

Inoltre, si precisa che, qualora l'intervento proposto comporti l'incremento della potenza nominale oltre le percentuali consentite, troverà applicazione quanto previsto dalle sopracitate “Procedure per la Gestione esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con incentivi diversi dal Conto Energia”. Pertanto, ad esempio, la sostituzione dei componenti principali di generazione con componenti di potenza nominale oltre le percentuali consentite comporterà l'applicazione di un “cap” sull'energia massima incentivabile (“cap” orario e “cap” annuo), come meglio chiarito al paragrafo 3.5.1. “Determinazione dell'Energia annua massima incentivabile” delle già menzionate procedure.

Ai sensi delle suddette procedure, resta salva la facoltà di trasmettere un'istanza di valutazione preliminare relativa agli interventi da realizzare sugli impianti con contratto di incentivazione attivo.