Non possono accedere agli incentivi previsti dal DM Pratiche Ecologiche i consorzi a rilievo meramente interno, in quanto sprovvisti di soggettività giuridica e di poteri di rappresentanza verso terzi non partecipanti al consorzio.
Inoltre, il DM Pratiche Ecologiche non consente l'accesso agli incentivi ai soggetti che rientrano nelle definizioni sotto riportate:
imprese in difficoltà, secondo la definizione riportata nella Comunicazione della Commissione Orientamenti sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea C 249 del 31 luglio 2014;
soggetti per i quali ricorra una delle cause di esclusione ex artt. da 94 a 98 del d. lgs. 36/2023;
soggetti assoggettati alle cause di divieto, decadenza o sospensione di cui all'art. 67 del d.lgs. 159/2011;
imprese nei confronti delle quali penda un ordine di recupero per effetto di una precedente decisione della commissione europea che abbia dichiarato gli incentivi percepiti illegali e incompatibili con il mercato interno (c.d. impegno Deggendorf);
soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità iva, aventi un volume di affari annuo inferiore a euro 7.000,00;
imprese che si trovino in altre condizioni previste dalla legge come causa di incapacità a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche o comunque a ciò ostative.